60 secondi sono il tempo massimo impiegato dagli utenti durante la visita su una pagina web. 5 minuti il tempo massimo invece per un intero sito internet.
Questi sono dati ufficiali nel 2010, ma adesso?
Io mi sono chiesto quale sia lo scenario a distanza di un decennio. Quanto tempo dedicano gli utenti per visitare una pagina web o un sito internet nel 2020?
Benchè se ne dica ovunque che gli utenti hanno sempre meno tempo, in realtà lo scenario non è troppo differente a distanza di un decennio, bensì si è frammentata l’attenzione nel marketing in generale.
I dati importanti sui quali focalizzarsi sono la permanenza sul sito e, soprattutto, la pertinenza delle pagine con il contenuto utilizzato per generare il traffico. Il salto sostanziale si registra prevalentemente sulla permanenza del sito. Gli utenti non lo navigano, al massimo 1 o 2 pagine oltre quella di atterraggio (nda quella da cui gli utenti entrano sul tuo sito web). La grande differenza sta proprio nella fase dell’attenzione che precede la prima visita sulla pagina web in questione. Questa risulta cruciale nel determinare la permanenza o meno degli utenti sulle nostre pagine e di conseguenza il risultato che vogliamo ottenere da esse.
Mi spiego meglio.
Oggi oltre il 90% del traffico avviene sui Social Network, il luogo che ogni imprenditore deve presiedere e dove deve concentrarsi per “accaparrarsi” l’attenzione dei suoi utenti.
I social sono inondati di informazioni e advertising digitale di ogni tipo. I marketer e le aziende più innovative hanno esplorato e stanno saturando anche le nicchie trasversali e verticali ai business. Questo scenario rende sempre più difficile attirare l’attenzione dell’utente (nda … è nell’attirare l’attenzione che oggi si svolge la vera battaglia).
Il problema avviene proprio qui. Impieghi energie immense per essere “notato” dal tuo utente e attirare la sua attenzione. Magari ti sei impegnato al massimo e impiegato moltissimo tempo per creare il tuo post migliore su Facebook, LinkedIn o qualunque altro social network, senza preoccuparti minimamente di creare una pagina web di atterraggio in linea al post stesso. In pratica hai fatto un post fighissimo sull’ultimo modello di tagliaerba e la pagina web sulla quale rimandi gli utenti è quella della homepage del tuo e-commerce, magari con centinaia di articoli da giardinaggio dove lo stesso utente impiegherà ore e ore prima di ritrovare quel tagliaerba che gli interessava!
Non so se ho reso l’idea.
In soldoni se non tieni conto della pertinenza, la visita media sulla tua pagina web è inferiore ai 3 secondi. Se c’è pertinenza invece, ecco che torniamo a parlare dei 60 secondi del 2010!
La cosa che mi lascia perplesso è che tutti predicano bene “razzolando” malissimo! La stragrande maggioranza delle imprese creano campagne fighissime fregandosene dell’intero processo di acquisizione del lead. Non capita di rado trovare agenzie pubblicitarie (nda anche le più blasonate) creare campagne per i loro clienti senza tenere minimamente conto del processo di acquisizione. Mi sembra ogni volta di tornare ai tempi dei cartelloni 6×3 pieni di grafica fighissima, con testi lunghissimi e foto complicatissime … come se l’automobilista a 60 km orari avesse avuto mai il tempo di leggere tutto o capire il concept della campagna!
L’attenzione nel marketing è tutto. E’ sempre stato così.
Ma in realtà mi stai ascoltando?