Manuel in un solo mese genera 20k di vendite con un solo prodotto del valore commerciale di soli novantanove euro (nda business ulteriormente scalabile).
Caspita, oltre duecento vendite in soli 30 giorni.
In realtà c’è voluto un anno e mezzo.
Una delle mie ultime letture è di Carlo Rovelli: L’Ordine del tempo. Rovelli è un grande fisico teorico italiano. Per me ancora più grande è il suo approccio alla comunicazione. Lui ti porta alla scoperta della fisica come nessun altro, in un mix di semplicità e poesia. Se lo hai letto o seguito qualche volta sai benissimo a cosa mi riferisco.
Nell’opera sopra citata, Rovelli inizia così:
Mi fermo e non faccio nulla. Non succede nulla. Non penso nulla. Ascolto lo scorrere del tempo. Questo è il tempo. Familiare e intimo. La sua rapina ci porta. Il precipitare di secondi, ore, anni ci lancia verso la vita, poi ci trascina verso il niente… Lo abitiamo come i pesci l’acqua. Il nostro essere è essere nel tempo. La sua nenia ci nutre, ci apre il mondo, ci turba, ci spaventa, ci culla. L’universo dipana il suo divenire trascinato dal tempo, secondo l’ordine del tempo.
Rovelli C. , L’ordine del tempo, Adelphi Edizioni, Milano, 2017, p.13
L’acqua, i pesci, Rovelli … ok, ma tutto questo cosa c’entra con i 20k di Manuel e con il marketing?
Leggi fino in fondo perché adesso cercherò di spiegarti meglio la mia visione del tempo nel marketing.
Chiunque si sia approcciato a questa tematica in ambito marketing (nda e non solo) ha sempre analizzato il tempo come fattore determinante per portare a termine un lavoro. Ovviamente è corretto, poiché ci vuole il giusto tempo per trarre benefici concreti da una corretta attività di marketing.
Tuttavia nelle mie attività di consulenza, molte volte ho riflettuto su come il tempo andrebbe vissuto in relazione ai pesci e alla loro capacità di nuotare anziché all’acqua. In effetti, come spiega lo stesso Rovelli, è improprio affermare che il tempo viaggi su una linea retta bensì in un ordine più spaziale a casuale.
Proprio questo concetto è alla base del mio pensiero sul tempo nel marketing.
Seguimi un attimo.
Il mercato è l’acqua e il mare la porzione di acqua che ci interessa. Ogni pesce che vive lo stesso mare, lo fa in maniera differente viaggiando ad una velocità differente a seconda della sua abilità, delle sue attitudini e soprattutto della sua conoscenza. Praticamente in base alle proprie competenze.
Cerco di spiegarmi meglio.
Proviamo ad applicare questi concetti alla nostra realtà, quella che mi sono prefissato di trattare in questo blog.
Ogni imprenditore (nda il nostro pesce) vuole incrementare il proprio business ed ha capito (nda non tutti purtroppo) che il marketing rappresenta una competenza fondamentale per diventare leader di un mercato (nda il nostro mare).
Allo stesso tempo però, gli stessi imprenditori non vogliono dedicare tempo all’acquisizione delle giuste competenze.
Se sei un imprenditore sto parlando di quando tu stesso preferisci passare all’azione prima di acquisire qualsiasi nuova competenza per via del tempo. Hai sempre fretta di fare le cose, restando spesso vittima del tempo stesso!
Se sei un consulente invece hai vissuto quasi sicuramente il momento in cui cerchi di spiegare al tuo cliente il perché di una determinata scelta strategica, ma il tuo interlocutore non ti sta ascoltando.
Quest’ultimo scenario rappresenta il paradosso della consulenza, dove il consulente si adatta alla legge del mercato e accontenta l’interlocutore fornendogli quello che vuole anziché quello di cui ha bisogno per raggiungere i suoi obiettivi.
L’imprenditore, soprattutto della micro e PMI, non sempre comprende quanto è importante acquisire costantemente nuove competenze da permettere al pesce di muoversi più agevolmente e con maggior efficacia nel suo mare.
Il limite è proprio l’ “adesso”, il “qua” e “ora”. Ma quanto vale “adesso”?
Se l’adesso dell’imprenditore X dovesse essere l’adesso dell’imprenditore Y, dove l’imprenditore Y ha piena conoscenza del suo elemento, chi vincerebbe nel mercato di oggi alla fine di uno slot di tempo Z?
Ovviamente vincerebbe l’imprenditore Y.
Ci torniamo tra un attimo.
Leggo molto spesso su come gli imprenditori dovrebbero dilatare il proprio tempo. In realtà il tempo non puoi dilatarlo ma viverlo. Vivendolo lo rendi più veloce e la velocità ti permette di fare obiettivamente più cose, quindi è come se lo avessi dilatato. In realtà hai solo utilizzato meglio il tuo tempo, in breve ti sei focalizzato.
Il focus è la chiave (nda ne parleremo in un altro articolo).
Ma allora se consideriamo il tempo come un insieme in cui viviamo, possiamo escluderlo dalle nostre strategie?
Secondo me sì, migliorandone notevolmente il risultato.
Se un imprenditore che vuole avviare un progetto di marketing per la sua azienda si dimenticasse del fattore tempo, focalizzandosi su queste 4 fasi principali:
- Acquisizione di nuove competenze
- Elaborazione di una strategia
- Avvio del progetto di marketing
- Analisi dei risultati e ottimizzazione
potremmo dire che l’imprenditore in questione ha plasmato il suo tempo rallentandolo per poi velocizzarlo gestendolo a suo piacimento? E’ un pò un effetto fionda, dove le prime due fasi sono il caricamento e le seconde due il lancio. Più carichi e più velocemente raggiungerai il bersaglio.
Torniamo al caso degli imprenditori X e Y nel tempo Z, dove Z sta per il raggiungimento di un risultato come guadagnare la leadership di un mercato specifico.
Ma facciamo di più. Riprendiamo il nostro Manuel.
Manuel è il nostro imprenditore X e Cosimo (nda nome inventato) è il nostro imprenditore Y. Diventare leader per la produzione e commercializzazione di Gadget e regalistica aziendale il nostro insieme di tempo Z.
Manuel è entrato nel mercato di Cosimo, che già lo presiede e dove opera da oltre 20 anni. Manuel all’inizio è più lento poiché ha impiegato 18 mesi per acquisire le giuste competenze e per analizzare il suo mercato di riferimento. Dopo 18 mesi ha trovato il prodotto con il quale creare una falla in quel mercato ed ha investito tutto su di esso. Il risultato è stato diventare leader di un micro-settore del grande mercato dei gadget con una strategia (nda che non vi sto qui a spiegare) che lo porterà ad essere un riferimento per l’intero mercato.
Cosimo nel frattempo ha impiegato il suo tempo solo a nuotare nell’acqua che pensava di conoscere meglio di chiunque altro.
Ecco perché il tempo, nel marketing, non è uguale per tutti. C’è chi si lascia “rapinare” da esso e chi lo vive gestendo lo slot per obiettivi con il giusto focus, ottenendo grandi risultati.
Tu come vivi il tuo tempo?